Il Modello Organizzativo 231 Stampa
Giovedì 11 Gennaio 2018 10:34

IL MODELLO ORGANIZZATIVO 231

 

Il Modello Organizzativo previsto dal D.Lgs. 231/2001  sta decisamente assumendo oggi una centralità fino all’anno scorso sconosciuta. I motivi di tutto questo  nascono dlle seguenti  considerazioni:

  • Il ruolo ANAC in tema di anticorruzione, ed in quanto autorità di regolamentazione del mercato dei lavori pubblici a mezzo linee guida ed altro. Avendo l’autorità nel proprio DNA la missione anticorruzione favorisce tutto quanto possa tendere al miglioramento dell’etica comportamentale in generale.
  • La magistratura penale che sempre più frequentemente sta adottando provvedimenti cautelari a carico dell’impresa (interdizioni o sospensioni dalla contrattazione pubblica, dall’attività, etc.), mentre fino a poco tempo fa tali provvedimenti di fatto erano comminati alle imprese solo in caso di interdizioni prefettizie per motivi di prevenzione antimafia.
  • L’inclusione del M.O. 231 nel codice appalti e nelle altre norme del settore a vario titolo: quale elemento premiante nelle gare “a punteggio” – quale pratica di self cleaning nell’ipotesi di situazioni potenzialmente causa di esclusione di cui all’art. 80 comma 5 lett. c) – quale requisito per il rating di legalità, etc.
  • Le sempre più pressanti indagini giudiziarie i cui risvolti penali consigliano senza indugio di dotarsi immediatamente di M.O. 231 al fine di ridurre l’impatto dei provvedimenti cautelari a carico dell’azienda, visto sia come self-cleaning che come elemento a corredo di azioni di dissociazione dell’impresa nei confronti del vertice apicale sottoposto ad indagini penali.
  • L’inserimento del M.O. 231 come elemento distintivo nei sistemi di qualificazione dei più importanti grandi committenti pubblici (RFI, Anas, Poste, etc.)

 

Appare evidente che  tutto tende ad indirizzare l’impresa verso l’adozione di codici etici di autoregolamentazione da diffondere anche alla propria filiera di fornitori e clienti, nonché ai propri dipendenti.

Autoregolamentazione non più limitata ai soli reati previsti dal D.Lgs. 231, ma estesa anche ai principi dei sistemi di anticorruzione.

Perfino nella nuova normativa antimafia, laddove è prevista la possibilità per l’impresa colpita da provvedimento interdittivo di richiedere l’amministrazione giudiziaria per poter continuare l’attività, uno dei presupposti da prendere in considerazione per la concessione di tale beneficio è l’avvenuta adozione del Modello Organizzativo 231.

Tutte queste considerazioni sono alla base, dunque, della centralità e del tanto parlare che oggi si sta facendo del Modello Organizzativo 231 e sono forti motivazioni per programmare nella propria azienda l’adozione del modello organizzativo 231.