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Notiziario Legale Gennaio 2018 PDF Stampa E-mail
Venerdì 02 Febbraio 2018 15:39

Aggiornato al 31 Gennaio 2018

Contenzioso Tributario

CREDITO IVA

(CTR Roma –XIII sezione - Sentenza n. 7673/2017)

Pur se ha presentato tardivamente la dichiarazione, il contribuente ha diritto comunque al riconoscimento del credito IVA.

Ciò che conta è la effettività del credito nonché la sua spettanza. L’Ufficio, dunque, deve porre il contribuente nelle medesime condizioni in cui si sarebbe trovato se avesse presentato per tempo la dichiarazione.

La Commissione fa riferimento ad una circolare delle Entrate per dirimere la controversia. La circolare n. 21/2013, nella quale il fisco stesso ha chiarito la questione, prendendo atto che in molte contestazioni gli Uffici giungono al riconoscimento dell’effettività del credito, senza attendere i tempi delle procedure giudiziali.

E’ sicuramente d’uopo che, ricevuta la comunicazione di irregolarità, il contribuente presenti all’Agenzia tutta la documentazione dalla quale emerge l’effettività del credito.

Se da tale documentazione emerge l’effettività del credito, l’Ufficio è tenuto a riconoscerlo anche se la dichiarazione IVA relativa è stata presentata con ritardo.

ESCLUSIONE DI ATI DA APPALTO

(TAR Lazio – II Sezione  - Sentenza n. 227/2018)

L’Associazione Temporanea di Impresa è esclusa dall’appalto se l’ausiliario non è in possesso del requisito della regolarità fiscale, risultando irrilevante che la società abbia ottenuto dall’Amministrazione il pagamento dilazionato.

La rateizzazione è frutto di una novazione da cui sorge una nuova obbligazione che non sana la posizione irregolare per il periodo precedente.

DEBITI TRIBUTARI DEL DE CUIUS

( CTP di Reggio Emilia  -   Sentenza n. 318/01/17)

L’erede risponde dei debiti tributari del de cuius, anche se ha accettato l’eredità con beneficio d’inventario.

In tale caso si creano due distinti masse patrimoniali, una formata dai debiti propri, l’altra formata dai debiti provenienti dall’eredità.

La responsabilità tributaria dell’erede per i debiti del de cuius dunque comporta che l’erede possa ricevere notificate cartelle di pagamento, e ne è sicuramente responsabile anche se non oltre i beni lasciati dal de cuius.

Sezione  Lavoro

CONTRIBUTI OMESSI

(Corte di Appello di Napoli – Sentenza n. 5271/17)

Si all’azione del lavoratore nei confronti dell’Inps per le prestazioni previdenziali per contributi non versati dal datore e non prescritti.

E’ pacifico, infatti, che se i contributi previdenziali omessi non sono prescritti vige il principio dell’automaticità della costituzione del rapporto assicurativo.

In forza anche della Suprema Corte infatti “per le prestazioni previdenziali dovute in relazione a contributi omessi e non ancora prescritti, il lavoratore è legittimato ad agire direttamente nei confronti dell’istituto assicuratore, per ottenere la prestazione spettante”

A garanzia del lavoratore quindi vige il principio di automaticità previsto dal Codice civile, per non far ricadere su di lui il rischio di eventuali inadempimenti del datore di lavoro, in ordine agli obblighi contributivi.

DISOCCUPAZIONE

(Corte di Giustizia dell’Unione Europea -  Sentenza C-442/16)

Un cittadino dell’Unione europea che soggiorna regolarmente in uno Stato membro, e che perde la propria attività come lavoratore autonomo, ha diritto all’indennità di disoccupazione al pari dei lavoratori subordinati.

E’ quanto affermato dalla Corte di Giustizia europea nella sentenza C-442, depositata il 20 dicembre 2017, con la quale la Corte respinge una interpretazione restrittiva che andava a discapito dei lavoratori autonomi.

IL PATTEGGIAMENTO PENALE GIUSTIFICA IL LICENZIAMENTO

(Corte di Cassazione –  Sentenza n.30328/2017 )

Alla sentenza di patteggiamento che definisce il processo in sede penale può essere legittimamente attribuita piena efficacia probatoria nell’ambito di un procedimento disciplinare che si conclude con il licenziamento del lavoratore.

Con Sentenza n. 30328 la Corte di Cassazione osserva che addivenendo al patteggiamento l’imputato/lavoratore non nega i fatti e accetta la condanna, con la conseguenza che le componenti fattuali sulla scorta delle quali è stata emessa la sentenza penale di patteggiamento hanno valore probatorio al fine di giustificare il licenziamento.

Contenzioso Amministrativo

AGGIUDICAZIONE SENZA GARA

(Consiglio di Stato – V Sezione -   Sentenza n 118 del 11.01.2018)

La sezione V del Consiglio di Stato, con la recentissima sentenza n. 118, interviene in un tema oggetto di dibattito e stabilisce che in caso di affidamento diretto di appalto, ovvero senza gara, la questione circa il riconoscimento del risarcimento del danno per equivalente derivante da perdita di chance ad una impresa concorrente, che avrebbe potuto concorrere quale operatore del settore economico, è di competenza dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato.

ESCLUSIONE DA GARA DI APPALTO

(Corte UE  - Causa C  178/16 -  Sentenza 20 Dicembre 2017)

E’ legittima l’esclusione da una gara di appalto di una impresa di costruzione, capogruppo di una costituenda associazione di impresa, perché non ha tempestivamente dichiarato che nel corso della procedura il proprio ex amministratore era stato condannato con sentenza definitiva per reati finanziari, fiscali, false fatturazioni e per associazioni per delinquere.

APPALTI FRAZIONATI

(Consiglio di Stato – Sentenza n. 123 del 11.01.2018)

Spazio a piccole e medie imprese nelle gare pubbliche. Questo l’interesse tutelato dal Consiglio di Stato nella recente sentenza n. 123, che  riconosce, temperandolo, il frazionamento delle concessioni di appalti a piccole e medie imprese, sempre nel rispetto della essenziale esigenza di garantire in toto l’efficienza economica

Varie

SILENZIO ILLEGITTIMO

(TAR  Lazio – Sentenza n. 287/18)

E’ illegittimo il silenzio serbato dal Comune dopo la diffida per un abuso edilizio. L’Ente, infatti, in quanto titolare del potere di vigilanza sul territorio, è tenuto a rispondere all’istanza emettendo, entro sessanta giorni dalla stessa, un provvedimento ad hoc.

Sbaglierebbe il Comune ad ignorare la denuncia dell’abuso e l’Ente denunciante avrebbe il potere di rivolgersi al Giudice contro l’inerzia dell’Ente locale.

Nel caso trattato dai Giudici amministrativi l’amministratore del condominio denuncia i lavori abusivi che interessano il condominio da lui amministrato ed è legittimato ad agire in tal senso alla luce del potere di compiere atti conservativi nei confronti del fabbricato.

RESPONSABILITA’ MEDICA

(Corte di Cassazione  - Sezione III civile -  Sentenza n. 26827 del 14.11.2017)

La sottoscrizione da parte del paziente di un modulo di “consenso informato” che sia del tutto generico non è idonea a far presumere che il medico, a ciò obbligato, abbia comunicato oralmente al paziente tutte le informazioni mediche necessarie, che egli era contrattualmente obbligato a fornire a tal fine.

Questo il dettato della recente pronuncia del Supremo Giudice n.26827

ONERI A CARICO DEL CONDUTTORE

(Sentenze varie)

In tema di locazione di immobili urbani, se il conduttore, citato in giudizio per non aver corrisposto al locatore gli oneri condominiali da lui anticipati, vuole contestare l’effettiva sopportazione delle spese o la corretta ripartizione, è tenuto a dare prova di quanto assume sulla base dell’articolo 2697 del Codice civile.

Nel caso in cui peraltro, gli oneri accessori non sono predeterminati in contratto ma devono essere calcolati di volta in volta in base ai criteri di riparto adottati in sede di bilancio preventivo, la prova di cui è onerato il conduttore riguarda anche l’importo degli oneri predetti. 24/03/2015

 

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