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Home Area Legale Agende Legali Notiziario Legale Ottobre 2018
Notiziario Legale Ottobre 2018 PDF Stampa E-mail
Mercoledì 21 Novembre 2018 11:04

STUDIO ROMANO  LEGAL

Contenzioso Tributario

OBBLIGO DI ESIBIZIONE

(CTP Reggio Emilia  - Sez-2 – Sentenza n.143/2018)

Il termine quinquennale entro cui l’Agente della Riscossione è tenuto a conservare le cartelle di pagamento con le relative relate di notifiche o con l’avviso di ricevimento non lo esenta dall’onere probatorio di produrre i predetti documenti in giudizio, anche se tale termine è scaduto, laddove il contribuente ne chiedesse l’esibizione.

ELEMENTI DI PROVA

(Corte di Cassazione – Ordinanza  n. 17619/2018)

Nel giudizio tributario il contenuto della sentenza di assoluzione pronunciata nel rito penale va valutata dal giudice tributario in quanto costituisce una prova al pari di altre sulle quali fondare il proprio convincimento.

Questo il nuovo principio fornito dal Supremo Giudice in tema di utilizzo di fatture soggettivamente inesistenti.

PUBBLICA UDIENZA

( CTR Lombardia -  Sentenza n.2120/1/2018)

Nel caso in cui il ricorrente, o la controparte, abbia richiesto la discussione della controversia in pubblica udienza, l’eventuale trattazione della causa in camera di consiglio rende nulli gli atti processuali successivi e, per derivazione, la sentenza.

Si verifica in tale circostanza, infatti, una violazione del contraddittorio tale da comportare la rimessione della lite al Giudice che ne ha disatteso la richiesta.

Sezione  Lavoro

IUS VARIANDI DEL DATORE DI LAVORO

(Statuto dei Lavoratori)

Nell’esercizio dello ius variandi di cui gode, il datore di lavoro ha la facoltà di modificare, nel corso del rapporto di lavoro, le mansioni attribuite al dipendente al momento dell’assunzione. Questa facoltà, tuttavia, se non esercitata correttamente può causare al lavoratore danni che, in quanto tali, potrebbero ritenersi risarcibili.

Il datore di lavoro che intende procedere unilateralmente ad apportare variazioni alle mansioni del proprio dipendente è tenuto a prestare particolare attenzione alle modalità di esercizio di tale ius variandi, alla modalità di comunicazione al lavoratore, e soprattutto al fatto che l’assegnazione a mansioni differenti da quelle assegnate in sede di assunzione potrebbe integrare un’ipotesi di demansionamento.

Dal canto suo il lavoratore che intenda essere risarcito per danno da demansionamento è tenuto a dare la prova del danno specifico che ritiene di aver subito

GIUSTA CAUSA DI LICENZIAMENTO

(Articolo 8 Statuto dei lavoratori)

I dati giudiziari sulla persona del lavoratore sono particolarmente tutelati nel rapporto di lavoro e possono assumere notevole rilevanza sia in fase di assunzione, che durante l’adempimento della prestazione lavorativa sia in fase di recesso dal contratto.

Al datore di lavoro tuttavia non è riconosciuta massima libertà nel trattamento di tali dati, e nello specifico dei dati penalmente rilevanti. La sua libertà di chiedere e trattare informazioni sui procedimenti penali a carico del lavoratore è delimitata dallo Statuto dei lavoratori.

L’articolo 8 del predetto Statuto, infatti, fa divieto al datore di lavoro di chiedere e trattare informazioni sul lavoratore che riguardino fatti non rilevanti ai fini della valutazione della sua attitudine professionale.

LICENZIAMENTO DEL DIRIGENTE MEDICO

(Corte di Cassazione –  Sentenza n. 20880/2018)

Viene licenziato legittimamente il dirigente medico che svolge, pur non essendo stato preventivamente autorizzato, altri incarichi esterni.

Il medico impiegato presso una pubblica amministrazione a tempo indeterminato è tenuto a rispettare le norme in materia di incompatibilità nonché il divieto di cumulo.

Ed ovvero non può esercitare la propria professione alle dipendenze di privati o esercitare cariche in società costituite a fine di lucro, se non preventivamente autorizzato.

Contenzioso Amministrativo

APPALTI ED ILLECITI PROFESSIONALI

(Consiglio di Stato 4999/2006, TAR Torino  n 303/2012)

Gli appalti di opere, servizi e forniture vengono vinti da chi presenta offerte più convenienti. A patto però che non vi siano precedenti errori.

Un evento, anche senza risvolti drammatici, si pensi ad un crollo, può far escludere motivatamente un’impresa da successive gare pubbliche anche in pendenza e, dunque, in attesa di accertamenti della magistratura.

Il meccanismo è complesso ed è disciplinato dal  Codice degli Appalti all’articolo 80.

COSTRUZIONI. OSSERVANZA DELLE DISTANZE

(Codice civile art. 82)

L’illiceità di una costruzione realizzata a distanza inferiore a quella prescritta dalle norme regolamentari e la conseguente facoltà del proprietario del fondo confinante di chiedere la riduzione in pristino, secondo la previsione dell’articolo 872 del Codice civile, persistono anche nel caso in cui la costruzione sia stata eseguita in conformità di licenza o concessione edilizia.

Tali provvedimenti amministrativi, infatti, non incidono sui suddetti rapporti, né pregiudicano i diritti soggettivi dei terzi, che restano tutelabili dinanzi al Giudice ordinario.

INTERDITTIVA ANTIMAFIA

(D.Lgs. 159 del 06.09.2011)

La c.d. interdittiva antimafia costituisce una misura preventiva che ha come scopo quello di impedire che società, anche formalmente estranee ma comunque collegate, direttamente od anche indirettamente, con la criminalità organizzata avviino rapporti di natura contrattuale con la Pubblica Amministrazione.

L’interdittiva è diretta ad impedire che possa essere titolare di rapporti, specie contrattuali, con le Pubbliche Amministrazioni un imprenditore che sia comunque colluso, coinvolto o condizionato dalla criminalità organizzata.

L’interdittiva dunque non si fonda e non richiede l’attualità del reato, attuandosi anche solo per un coinvolgimento indiretto

Varie

MANTENIMENTO DEL FIGLIO MAGGIORENNE

(Tribunale)

L’obbligo dei genitori di concorrere al mantenimento dei figli maggiorenni cessa con il raggiungimento da parte degli stessi di condizioni di indipendenza economica.

Ma non solo. L’obbligo di mantenimento cessa anche di fronte ad una colposa inerzia dei figli nell’attuazione e prosecuzione di un valido percorso di formazione e studio.

Questo quanto stabilito in una recente sentenza. In tale caso specifico i Giudici hanno stabilito che il figlio appena uscito di carcere, senza fissa dimora e che non mostri la volontà di lavorare non può avere diritto all’assegno di mantenimento.

CONVIVENZA MORE UXORIO

(Corte di Cassazione  -  Sentenza n. 21479/18)

Nel momento in cui la relazione e la convivenza finiscono il convivente acquisisce diritto di richiedere il rimborso degli importi spesi per far fronte alle spese di ristrutturazione e di arredo della casa di proprietà della compagna, nella quale  ha convissuto “per qualche anno” e nella quale è nato ed abita il figlio.

Il richiedente potrebbe appellarsi all’indebito arricchimento.

Il Supremo Giudice motiva tale decisione, peraltro giunta a conferma della decisione dei Giudici di secondo grado ed in rigetto della domanda della ex convivente, puntando sull’assenza di necessità di realizzazione dei predetti lavori.

24/03/2015

AMMINISTRATORE CONDOMINIALE CESSATO

(Corte di Cassazione – II Sezione - Ordinanza n. 27363/2018)

L’amministratore cessato può chiedere il rimborso delle somme anticipate sia al condominio legalmente rappresentato dal nuovo amministratore, sia, cumulativamente, nei confronti di ogni singolo condomino.

Questo il dettato dei Supremi Giudici della Cassazione che hanno soprattutto evidenziato che “la natura parziaria dell’obbligazione non limita la rappresentanza processuale dell’amministratore, il quale può indifferentemente evocare in giudizio i singoli condomini morosi oppure il Condominio in persona”

 

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