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Notiziario Legale Marzo 2018 PDF Stampa E-mail
Giovedì 15 Marzo 2018 08:43

AGENDA LEGALE marzo 2018

a cura dello studio romano commercialisti & avvocati

STUDIO ROMANO  LEGAL

Contenzioso Tributario

ACCERTAMENTO SINTETICO

(CTR Roma – XV Sezione - Sentenza n. 5393/2016)

E’ illegittimo l’accertamento ai fini Irpef, tramite redditometro, se il contribuente riesce a dimostrare di poter sopportare le spese del mutuo grazie ai proventi dei familiari in pensione, che accudisce.

ACCERTAMENTO

(CTR Lazio – II Sezione – Sentenza n.1200/18)

Grazie alla prova dell’acquisto di beni, effettuato con l’incasso di una polizza vita, il contribuente si salva dall’accertamento ai fini IRPEF.

La somma degli investimenti trova, infatti, giustificazione nelle entrate patrimoniali derivanti da redditi esonerati da imposizione.

C’è dunque un nesso eziologico tra il possesso dei redditi e le spese successivamente sostenute per gli incrementi patrimoniali..

Illegittimo dunque l’operato dell’Ufficio che emette nei confronti di una contribuente un accertamento Irpef per contestare una maggiore capacità contributiva, a causa di alcuni acquisti, se la contribuente da prova di aver beneficiato del riscatto della polizza assicurativa che le ha accreditato un bonifico.

NUOVO CLASSAMENTO

(CTR Lazio – X Sezione – Sentenza 1155/2018)

La minore superficie dell’immobile non è penalizzante per la valutazione del cespite, ma al contrario è elemento che lo rende più appetibile sul mercato. Corretto è, pertanto, il nuovo classamento operato da parte dell’Ufficio, sulla base della comparazione con altri immobili situati al centro della città

La Commissione Regionale ritiene corretto quanto fatto dall’Ufficio in quanto il nuovo classa mento è stato adottato nell’ambito di una revisione dei parametri catastali nella microzona in cui l’immobile è situato, “giustificata dal significativo scostamento del rapporto tra il valore di mercato ed il valore catastale in tale microzona, rispetto all’analogo rapporto sussistente nell’insieme delle microzone comunali.”

STUDI DI SETTORE

(CTR Lazio  -   II Sezione - Sentenza n. 1136/18)

E’ legittimo l’accertamento basato su studi di settore alla contribuente che, per sbarcare il lunario, affianca, nel fine settimana, all’attività svolta un’attività secondaria e applica sconti alla clientela.

Se la diminuzione dei prezzi applicati non viene dalla contribuente puntualmente provata, attraverso gli scontrini, l’accertamento dell’Ufficio, secondo l’orientamento dei Giudici della CTR Lazio nella recente sentenza 1136, risulta legittimo.

Nel caso all’attenzione dei Giudici l’accertamento operato dall’Ufficio traeva origine dal contraddittorio con la contribuente nel corso del quale la stessa aveva giustificato la riduzione dei prezzi sulla base di un’azione promozionale operata. Tuttavia, la medesima operazione non era stata  corroborata da una idonea documentazione a sostegno.

Leggiamo infatti nella sentenza n. 1138, di impossibilità di confrontare i prezzi praticati e quelli promozionali a causa delle ricevute fiscali mancanti in un contesto di “scritture contabili inattendibili”

Sezione  Lavoro

RESPONSABILITA’ DEL DATORE DI LAVORO

(Corte di Cassazione – Sentenza n. 8404/18)

In tema di sicurezza sul lavoro, il datore di lavoro è tenuto a dotare la propria forza lavoro di tutto il materiale antinfortunistico necessario.

La Corte di Cassazione in materia ha molto recentemente affermato che nel caso in cui il datore di lavoro abbia una struttura complessa costituita da più filiali, deve dimostrare con prova documentale di aver provveduto a nominare un delegato ad occuparsi di tale aspetto

SCATTO DI CARRIERA E MATERNITA’

(Corte di Appello -  Sezione Lavoro -  Sentenza n. 841/18)

Niente discriminazioni a danno delle lavoratrici madri, grazie alla direttiva 2006/54/CE. Il datore di lavoro non può negare alla dipendente lo scatto automatico previsto dal Contratto Collettivo Nazionale, evitando di conteggiare i periodi di assenza per i congedi di maternità e parentali. La

lavoratrice ha infatti diritto ad essere considerata presente in servizio ai fini della progressione automatica assicurata dal contratto collettivo, altrimenti resta penalizzata nella carriera rispetto ai colleghi maschi ed alle colleghe senza figli.

Secondo quanto affermato dai Giudici della Corte di Appello deve ritenersi che per l’attestazione necessaria per passare alla qualifica superiore il CCNL faccia riferimento a periodi di “mero servizio” piuttosto che di “effettivo servizio”. Diversamente invece si finirebbe per discriminare senza ragione le lavoratrici madri(specie se si considera che nel computo per la progressione sono stati invece conteggiati i giorni di assenza per malattia).

IL PATTEGGIAMENTO PENALE GIUSTIFICA IL LICENZIAMENTO

(Corte di Cassazione –  Sentenza n. 4223/18 )

Il ricorso al contratto di lavoro intermittente deve consentire al datore di lavoro di poter licenziare il dipendente per assumerne altri.

Questa modalità contrattuale mira non tanto a stabilizzare il lavoratore, quanto a cercare di garantire esperienza ai giovani, in particolar modo agli under 25.

Così si è espressa la Corte di Cassazione nella sentenza n. 4223, emessa alla fine di un lungo iter giudiziario, che esprime la necessità di favorire l’ingresso dei più giovani sul mercato del lavoro garantendo forme contrattuali più flessibili e temporanee, certamente preferibili alla disoccupazione.

Contenzioso Amministrativo

PRINCIPIO DI ROTAZIONE

(TAR Toscana - Sentenza  n 17/2018)

L’azienda che vince una gara di appalto non può partecipare a gare successive. Lo afferma il principio di rotazione negli appalti. Tale principio (Decreto Legislativo n. 50 del 2016) trova fondamento nell’esigenza di evitare il consolidamento di rendite di posizione in capo al gestore uscente, la cui posizione di vantaggio deriva soprattutto dalle informazioni acquisite durante il pregresso affidamento.

Il principio di rotazione si applica a lavori, servizi, forniture e concessioni di importo inferiore alle soglie comunitarie.

POTERI DI VALUTAZIONE

(Consiglio di Stato – Sentenza n 1299 del 2018)

Più margine per la PA in fase di valutazione dei requisiti delle imprese che partecipano alle gare. Sarà infatti loro discrezione escludere dagli appalti gli operatori economici che abbiano mostrato carenze nell’esecuzione di precedenti contratti. Anche fuori delle ipotesi tipizzate dal Codice Appalti.

Così il Consiglio di Stato il quale però ha precisato che in queste situazioni sarà richiesta alle amministrazioni una motivazione molto approfondita ed articolata.

MANSIONI SUPERIORI DIRIGENZIALI

(Corte di Cassazione – Sezione lavoro   Sentenza 4622)

Il dipendente pubblico che svolge mansioni superiori in relazioni ad un ufficio dirigenziale non ha diritto alla retribuzione di risultato, per il solo fatto di aver svolto funzioni dirigenziali.

Così il Supremo Giudice nella sentenza 4622, depositata ieri 28 Febbraio nella quale sottolinea altresì che tale voce retributiva è infatti connessa alla verifica dei risultati di gestione, il cui raggiungimento deve essere previamente determinato.

Varie

ANNULLAMENTO VERBALI

(Giudice di Pace di Fermo – II Sezione civile -  Sentenza n. 424/18)

Addio alle multe ed alla decurtazione punti se a fotografare l’auto che procede oltre i liniti di velocità è uno strumento autorizzato ed omologato per misurare la velocità media dei veicoli e non quella istantanea. Ovvero se si tratta di tutor e non di autovelox.

Il verbale si annulla.

Nel caso specifico trattavasi di errore nel sistema di rilevazione utilizzato per immortalare l’auto procedente sopra i limiti. Era, così come emergeva dagli atti, lo strumento che serve a misurare la media della velocità del veicolo tra due punti fisici, e non l’andatura in un punto solo.

A nulla valendo il tentativo dell’Amministrazione di ovviare, modificando il cartello stradale su cui non compare più la scritta “media” ma solo “rilevazione della velocità”.

Secondo la giurisprudenza di legittimità, infatti, l’ente deve avere come obiettivo la sicurezza stradale quando avvisa i conducenti che nel tratto di competenza sono attivi strumenti che registrano l’andatura dei mezzi. Il tutto rientra infatti “nell’obbligo di civile trasparenza che grava sull’Amministrazione”

ASSEGNO DIVORZILE

(Tribunale di Roma  - Sezione I  civile -  Sentenza n. 13/04/2018)

Niente assegno divorzile alla ex moglie che, in pendenza della causa di cessazione degli effetti civili del matrimonio, chiede il passaggio da full time a part time, se nel contratto di trasformazione del rapporto di lavoro con la Pubblica Amministrazione datrice è prevista la possibilità di chiedere il ripristino del rapporto di lavoro a tempo pieno.

In questo caso, infatti, la donna appare perfettamente in grado di procurarsi i mezzi di sussistenza necessari e non ha diritto al contributo a carico dell’ex marito.

POTERE DI CONTROLLO DEL SOCIO MOROSO

(Corte di Appello di Bologna – III Sez. civile – Codice civile)

Non può essere impedito al socio moroso di controllare le spese dell’amministratore e la contabilità della compagine di capitale. La legge prevede l’esercizio di un potere di sorveglianza senza interruzioni temporali.

Il socio moroso di certo non può partecipare alle decisioni dei soci, ma parimenti non può essergli  proibito o impedito di verificare come vanno gli affari, soprattutto in considerazione della circostanza per la quale tale potere di sorveglianza è esercitata nell’interesse si del socio ma sopratutto a tutela della collettività.

Il controllo dei bilanci non costituisce un’attività di gestione, mentre l’articolo 2466 Codice civile stabilisce solo che il socio moroso non può partecipare al momento in cui si forma la volontà dei soci.

 

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